"Anticlassica e primordiale, l’interpretazione di Marini del cavaliere – emblema della sua ricerca, poiché ne segna tutto il percorso artistico caratterizzandone le varie fasi – attinge alla statuaria etrusca per una trasposizione iconografica del soggetto in chiave espressionista. Infatti, se prima del conflitto bellico purezza formale e classicismo restituiscono una lettura naturalistica, successivamente le opere si configurano con volumi dalle linee spezzate e con una tensione tra cavallo e cavaliere sempre più in crescendo. Deformazione, scarnificazione e sintesi sono ora le peculiarità che evocano la drammaticità e la precarietà di un'esistenza dilaniata dal dolore."
Ciao Desi, la scultura - antica, secondo me - non mi piace per niente. È pròprio brutta, ma sicuramente ci sarà una storia molto interessante. (Dopo questo commento, spero che non sia fatta da te o il tuo modo di comunicarci il tuo ingresso nel mondo della scultura, altrimenti non rinunciare alla tua arte, dai!)
Penso di aver visto qualsiasi cosa cosí nelle ultime stanze del percorso artistico del Vaticano, quelle dedicate all'arte moderna. Ma non sono sicura...
Nel primo momento, ho pensato all'arte etrusca arcaica, hahah. Però, dovo aver letto quello che Robert DiNardo ha scritto, mi sono ricordato di qualcosa più contemporanea... Mi è venuta alla mente qualcosa a che vedere con Milano (?!), ma non mi ricordo di un nome specificamente
Eccomi! Dunque, la scultura è del 1951 e lo scultore è Marino Marini, a cui sono dedicati due musei monografici in Toscana
(https://museomarinomarini.it/ e https://fondazionemarinomarini.it/), una sala nei Musei Vaticani (https://www.museivaticani.va/content/museivaticani/it/collezioni/musei/collezione-d_arte-contemporanea/sala-7--marino-marini/sala-7--marino-marini.html) e una nel Museo del 900 di Milano. La foto viene da https://www.artribune.com/report/2013/01/cavalli-e-cavalieri-che-fecero-limpresa/ dove si legge:
"Anticlassica e primordiale, l’interpretazione di Marini del cavaliere – emblema della sua ricerca, poiché ne segna tutto il percorso artistico caratterizzandone le varie fasi – attinge alla statuaria etrusca per una trasposizione iconografica del soggetto in chiave espressionista. Infatti, se prima del conflitto bellico purezza formale e classicismo restituiscono una lettura naturalistica, successivamente le opere si configurano con volumi dalle linee spezzate e con una tensione tra cavallo e cavaliere sempre più in crescendo. Deformazione, scarnificazione e sintesi sono ora le peculiarità che evocano la drammaticità e la precarietà di un'esistenza dilaniata dal dolore."
Ciao Desi, la scultura - antica, secondo me - non mi piace per niente. È pròprio brutta, ma sicuramente ci sarà una storia molto interessante. (Dopo questo commento, spero che non sia fatta da te o il tuo modo di comunicarci il tuo ingresso nel mondo della scultura, altrimenti non rinunciare alla tua arte, dai!)
Sembra molto antica… no? :)
Penso di aver visto qualsiasi cosa cosí nelle ultime stanze del percorso artistico del Vaticano, quelle dedicate all'arte moderna. Ma non sono sicura...
Nel primo momento, ho pensato all'arte etrusca arcaica, hahah. Però, dovo aver letto quello che Robert DiNardo ha scritto, mi sono ricordato di qualcosa più contemporanea... Mi è venuta alla mente qualcosa a che vedere con Milano (?!), ma non mi ricordo di un nome specificamente
A mio avviso, sembra un tentativo di sembrare antico ma e stato fatto nel 20esimo secolo.
Ai miei occhi, sembra che non sia troppo vecchio. E per me, mi piace..., beh... così così.
Amo questa scultura. É decisamente antico. Grazie, Desi per tutto il tuo lavoro!